Fonte: mesaredonda.cubadebate.cu (Foto + Video) Le agenzie e le catene mediatiche internazionali che hanno decretato la "caduta" prematura del presidente libico sono concordi nell’apprezzamento. Tripoli, la capitale della Libia, vive uno stato di anarchia e di "guerra civile". Nessuno controlla e le uniche certezze sono il caos e l'incertezza. In questo scenario si adombra la possibilità che i "bombardamenti umanitari" del NATO – da leggersi come la distruzione della Libia e massacro di decine di migliaia di civili durante cinque mesi - si trasformino in un’"invasione terrestre umanitaria" per controllare il petrolio e per rendere governabile il Paese. La capitale della Libia è simile a una vera macelleria umana, è tutto un caos, anarchia, incertezza, e senza punti precisi delle posizioni nemiche.