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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Il nuovo sciopero della fame di Kassim Britel

Kassim Britel: Nuovo sciopero della fame nel carcere di Oukasha a pochi giorni dalla Festa del Sacrificio Ieri mattina presto nel reparto dei detenuti islamici si è svolta una perquisizione umiliante e del tutto immotivata, che ha portato alla confisca di oggetti utili, soprattutto per cucinare, e di proprietà dei detenuti stessi. I fratelli provvedono da soli alla preparazione di un pasto in comune al giorno, condividendo quanto portato dalle famiglie nella visita settimanale, per questo si sono dotati del minimo indispensabile dato che nulla viene fornito dal carcere. Le celle ed il reparto che i fratelli mantengono puliti e in ordine erano in condizioni pietose. Mentre gli agenti se ne andavano con il loro ricco bottino di tajine, i fratelli decidevano di entrare immediatamente in sciopero della fame e diffondevano il comunicato che segue in una traduzione casalinga. Le sofferenze dei detenuti islamici non sono sufficienti? O meglio non guariscono i cuori di alcune persone che si so

Quando la precarietà dipende dai santi in paradiso

Copio una mail ticevuta da una compagna nella quale si descrive la situazione che ha come oggetto la stabilizzazione di alcune insegnanti precarie. Come potete leggere sembra che in Italia la questione vale solo se sei un insegnante di religione. Ma come mai? L'altra domanda è: come si comporteranno i laici del PD? Ed i fustigatori della morale dell'IDV? Insegnanti di religione assunte nelle scuole materne comunali: un pateracchio all'italiana Nonostante le voci di dissenso delle settimane scorse da parte di diversi soggetti sociali e politici (Coordinamento Nidi e Materne, COOGEN, Consulta Torinese per la laicità delle Istituzioni, Rete Deportatimaipiu, Cobas, consiglieri comunali di Prc e Sinistra Democratica), la Giunta e i sindacati hanno siglato un accordo per fare un concorso che stabilizzerà 31 insegnanti di religione delle scuole materne di Torino nella figura di insegnanti di Attività Integrative o di sostegno. Le pressioni della Curia, della Cisl e dei consiglie

W la democrazia (?)

link video: http://www.youtube.com/watch?v=HTtJJsWi1y4 Questa roba che chiamano democrazia è uno strano animale. Ti fornisce tutto ed il contrario di tutto. Ti permette di fare del male a te stesso grazie al fumo o all'alcool e nello stesso tempo non ti permette, vietandolo, che tu ti possa drogare con un po' di erba o facendoti di eroina. E' talmente attento alla tua salute questo sistema democratico che è capace di imbastire campagne forcaiole perché qualcuno sbronzo, di nazionalità romena ed al volante fa una strage ed in cui la questione è il romeno e non l'uso degli alcolici o la produzione di vetture troppo veloci; lo stesso sistema ci mette anni a non vedere riconosciuti i diritti al risarcimento di migliaia di persone avvelenate e morte per produrre in una fabbrica piena di amianto a Casale Monferrato. Questo sistema celebra la libertà in tutte le sue espressioni; libertà di pensare e dire, libertà di lavorare, libertà di fare impresa ed infine libertà di mer

Appuntamento da non perdere

Bussoleno (TO) Mercoledì 25novembre ore 21 Osteria La Credenza Via W. Fontan, 16 Renato Curcio presenta: Respinti sulla strada. La migrazione ipermoderna di minorenni e ragazzi stranierili

La cultura della destra in Italia (e la sua mutazione)

Il pensiero unico delle oligarchie finanziarie transnazionali che dominano l’economia globalizzata del mercato mondiale non è né di destra né di sinistra, ma è di destra in economia (potere del denaro), di centro in politica (potere del consenso) e di sinistra in cultura (potere dell’innovazione nel costume, che flessibilizza e ‘scioglie’ le vecchie incrostazioni conservatrici delle tradizioni precedenti). È questa allora la ragione per cui la cultura di destra va affannosamente in cerca di un compratore, ma nessuno la vuole comprare, perché il vecchio comunismo storico novecentesco è vergognosamente imploso da solo, ed il vecchio armamentario del tradizionalismo culturale appare del tutto ‘fuori fase’ nell’epoca di Internet e del clero giornalistico internazionale di lingua inglese. Non è dunque un caso che i più intelligenti intellettuali europei provenienti da una tradizione culturale di destra (come l’italiano Marco Tarchi ed il francese Alain De Benoist) propongano lucidamente non

La questione dei centri sociali

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La questione dello sgombero dei centri sociali unisce come un sol uomo amministratori di destra ed amministratori di sinistra (ma ha senso questa distinzione?). Così a Roma si presentano blindati e poliziotti, con tutto l'armamentario da robocop, per sgombrare l'Horus da presenze come quelle di quei giovani che sono un segno tangibile di disobbedienza e di non allineamento. Qualche settimana fa era toccato ad un centro sociale di Catania e della stessa cosa si parla a Torino . Di solito dietro la richiesta di sgombero c'è l'interesse di qualche palazzinaro che, non avendo altro da cui spremere rendita parassitaria, pensa di sostituire quanto si è costruito dentro quegli spazi con un pò di vetrine piene di merci griffate. Qualche giorno fa sono passato davanti al parco della Tesoriera a Torino. Dentro c'è una villa che occupammo tra il 1976 ed il 1977. Quello spazio grazie a quell'azione fu restituito alla città e restaurato. Nello spazio attiguo, all'i

Come e con chi preparare il cambiamento, 2

Io : Molto interessanti le tue considerazioni. In questo tuo ragionare manca il tuo punto di vista sullo strumento. Una volta era un partito di avanguardie, ma oggi? Giuseppe: Tutto sembra cosi semplice ma credo sia molto piu` complesso. E quei soldati (molti poco piu` che ragazzini cresciuti tra i videogiochi) e i lavoratori che caricano le armi e le loro famiglie come faranno a vivere? Invece, quali cambiamenti di stile di vita dovrebbero adottare le persone-noi (soprattutto dei paesi piu` ricchi) per rendere meno ... Visualizza altro appetibile andare a fare le guerre per il petrolio. Negli ultimi anni almeno nella mia citta` si e` fatto moltissimo per abituare le persone ad andare in bici o prendere i mezzi di trasporto pubblci elettrici o ibridi. Le istituzione pubbliche e le associazioni hanno investito moltissimo in piste ciclabili, segnaletiche e informazioni per i cittadini e vari incentivi. Si e` anche investito nelle metropolitane leggere. Io credo che queste siano azioni co

Come e con chi preparare il cambiamento

Lo scambio di opinioni con Maria ha preso come spunto questo articolo di Preve: "Costanzo Preve, nel 2001: A mio avviso non possiamo ancora fare una valutazione storica complessiva degli attuali movimenti no-global, perché essi sono una realtà solo all’inizio di un processo di sviluppo i cui esiti non sono ancora per nulla prevedibili. Essi possono essere l’embrione iniziale di un futuro movimento rivoluzionario, oppure possono evolvere verso l’"opposizione di Sua Maestà" di cui il moderno capitalismo ha bisogno, un’opposizione detta "propositiva" e "responsabile", in realtà di tipo petizionistico (si fanno petizioni ai potenti perché essi ascoltino i sudditi) e solidaristico. Dal momento che gli esiti non sono ancora prevedibili, è chiaro che in questi movimenti bisogna starci dentro senza troppi pregiudizi o sospetti. Personalmente, mi considero un rivoluzionario "classico", nel senso che tutti i progetti rivoluzionari storicamente strateg

Quelli del 77 ed il loro rapporto con il lavoro

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... 'il lavoro è un male necessario per sopravvivere, poi trovo gratificazione in altre cose'. Però dipende da quali altre cose uno può trovare: negli anni 80 non erano molte ... Io non avevo questa cosa del faticare di meno. Perché ho iniziato e lavoravo seriamente e mi sono abituato subito per poter sopravvivere lì, in fabbrica. Per me era importante fare delle cose che avessero un senso, che servissero. Quando io ho tanto tempo libero e non ho fatto cose che sono utili mi sento in colpa...per me è importante sentirsi parte di un mondo e non si tratta di tempo del lavoro, tempo libero, ma di parte della tua vita, faccio qualcosa che mi serve. Fare niente perché non so cosa fare, non lo chiamo tempo libero perché me lo sento costretto in qualche cosa. ... Sull'idea di lavorare poco: siamo al mondo con tanti altri esseri umani, tante altre forme viventi che ci sono e facciamo delle cose che servono per tutto il resto, allora l'idea di lavorare il meno possibile m

Comunismo, populismo, socialdemocrazia, fascismo e nazismo

"Il tentativo di imporre il primato della politica (organizzata in forme diversissime, dal pluralismo partitico socialdemocratico al partito monocratico di tipo comunista, fascista o populista) sulla logica autonomizzata dell’economia capitalistica pura, è stato l'elemento comune di di alcuni giganteschi fenomeni novecenteschi. Se poi vogliamo fare giochi estivi di nessuna importanza, e mi si chiede soggettivamente in che ordine “morale” e politico metto questi fenomeni, allora risponderò subito così: al primo posto metto il comunismo storico novecentesco nel suo insieme (nonostante bestialità, crimini, ecc.), poi metto il populismo terzomondista (Peròn, Nasser, ecc.), poi al terzo posto metto l’onesta socialdemocrazia (Palme, ecc., con esclusione della socialdemocrazia imperialista, interventista e bombardatrice alla D’Alema), ed al quarto ed ultimo posto metto il nazifascismo (di cui considero particolarmente imperdonabili il colonialismo razzista ed il razzismo di sterminio

Ilio Barontini e l'Africa

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Per dignità non per odio - GAP Un eroe livornese: Ilio Barontini in Africa Qualcuno penserà, ma cosa c’entra tutto questo con Livorno e il quartiere Pontino? C’entra perché la Costituzione non l’hanno guadagnata e scritta i Folgorini morti accanto ai tedeschi, ma gente come Ilio Barontini, livornese e abitante di questo quartiere. In questo articolo vogliamo ricordare la sua difficile missione in Somalia, nazione martoriata da una storia difficile fatta di invasioni, dominazioni sanguinarie e stragi civili. Somali, Etiopi ed Eritrei, purtroppo, a causa di queste vessazioni, ad oggi non trovano ancora pace. La loro patria è molto più a sud di El Alamein, ma oggi è gente molto vicina a noi, se consideriamo, ad esempio, la numerosa comunità somala ed eritrea livornese, composta nella stragrande maggioranza da rifugiati politici. Ilio Barontini, nel 1938, decise di andare laggiù, insieme a allo spezzino Bruno Rolla e il triestino Anton Ukmar per aiutare questa gente a liberarsi dall’ “im

Padroni

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Il tipo che si è presentato nei locali della Eutelia cercando di cacciare i lavoratori che occupavano lo stabile appartiene a questa "stirpe" ( link ). 'Sto tipo, per me, fa pari e patta con l'altro leghista che voleva fare gli interessi dei lavoratori rivendendosi l'azienda INNSE. In attesa di quello, rifiutava le commesse che gli arrivavano perché la rendita è una roba che con il lavoro non ci azzecca niente. Prototipi di padroni grezzi. Ma avanguardia cialtrona nei modi spicci di tutta quella massa di parassiti che ingrassano sulla pelle di noialtri. Ora io penso che una sana dialettica, fatta da pseudo sbirri armati di mazze di ferro e rappresentanti di quella medio piccola impresa del Nord che tanto va di moda, è ciò di cui molti di voi hanno bisogno per ritornare alla sostanza delle questioni. Altro che tavoli concertativi, mediazioni e triccheeballacche. Quella roba è la parte più stupida ed evidente di un sistema che intimamente condivide quell'approc

Scuola e 68

Da un commento su un blog Due ordini di scuola in Italia hanno bisogno di una serio e profondo ripensamento: la secondaria superiore (21% di abbandono scolastico!) e l’università (diplomati iscritti: 38%, laureati 11%!) L’unico ordine di scuola che negli anni ha promosso un rinnovamento della didattica, interventi sulle difficoltà di apprendimento e a favore dell’inclusione è stata la scuola elementare. Un impegno quotidiano di cui i saccenti non sanno niente. Ma perché allora è la scuola che maggiormente ha subito questa macelleria grossolana che sta letteralmente scardinando una realtà apprezzata, anche nelle valutazioni internazionali? La necessità di razionalizzare è la scusa per i tagli, ma i tagli sono il pretesto per la vera ragione di questo blitz: la vera colpa della scuola elementare è di essere culturalmente irriducibile alla cultura che oggi vuole governare. "Quando il Ministro Tremonti rinfaccia alla nostra scuola di essere figlia del ’68 ci offre la vera chiave inter

Cronache dall'altro secolo

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(Alfredo M. Bonanno e Christos Stratigopoulos sono rinchiusi nel carcere di Amfissa, a centocinquanta chilometri da Atene. Un carcere fatiscente, nel quale le condizioni detentive sono vicine a quelle di un campo di concentramento, tanto da essere soprannominato “il crematorio”. Sono stati rinviati a giudizio e aspettano il processo. Chi volesse scrivere loro può farlo inviando la corrispondenza a: Tzamala 3 - 33100 Amfissa - Greece. Il manifesto che vi abbiamo appiccicato qua sopra è – da quel che sappiamo - il primo scritto abbastanza sensato e significativo che sta circolando in Italia a proposito del loro arresto. Ci piace pubblicarlo qui, mescolandolo ai nostri racconti quotidiani di sommosse, evasioni e rivolte, proprio a dimostrare che “la dignità offesa che scaccia la disperazione e si trasforma in azione” non è una esortazione colma di speranza ma un fatto già concreto e che di processi insurrezionali in corso, bene o male, qualcuno ce n’è. Circoscritti e limitati quanto si

Non mi chiedete se ho vinto o se ho perso

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Poiché la politica con la p minuscola, che questo tempo esprime, non mi interessa più di tanto dedico un po' di questo spazio ai ricordi. Lo faccio partendo da alcune testimonianze di compagni che, circa 10 anni fa, si riunirono per ripercorrere l'esperienza fatta in uno dei più famosi circoli del proletariato giovanile di Torino. Il primo brano che propongo (non mi chiedete se ho vinto o se ho perso) è l'ultimo di un libretto che hanno scritto e che si trova in rete. E' passato tanto tempo e quello che a molti di noi viene rimproverato è di essere ancora inchiodati a quei tempi. Sarà, forse, che quello che vediamo oggi non fa venir voglia di andare oltre la soglia di casa? Quello che è scritto nel brano lo condivido in gran parte, in particolar modo condivido il punto in cui alla fine di questa esperienza storica ed umana rimarrà un bilancio che ognuno di noi dovrà fare con la propria coscienza in funzione di come ha vissuto. Da quel punto di vista non è che mi senta t