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Visualizzazione dei post da gennaio, 2007

Storie di miseria nella ricca Torino

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Di fronte ad un maresciallo a 70 anni.Da sola, a rispondere a quelle domande che ti scavano dentro la vita di tutti i giorni. Ti senti persa.Speri in un pizzico di pietà. E singhiozzi spiegando quello che è accaduto. "Signor maresciallo, con la pensione non arrivo a pagare affitto e bollette della luce.Da quando non c'é più lui è dura tirare avanti.Abbiamo lavorato una vita ma non è bastato. Sapesse quanto mi dispiace per quel ragazzo.Come farò a guardarlo in faccia quando lo incontrerò al mattino." Sono più o meno queste le parole che la nostra protagonista ha detto qualche giorno fa nella caserma dei c.c. Non ha resistito a quell'uscio aperto. Conosceva bene il suo vicino. E' entrata in casa.Ha visto il portafoglio e dentro c'erano 800€.Una piccola fortuna. Sulla madia c'era anche quella cosa. L'ha rigirata tra le mani. Per quattro volte ha visto una luce lampeggiare ed ha sentito un rumore strano.Non ci capisce nulla, lei, di queste cose moderne.L&

La riforma fiscale che doveva difendere i deboli.Che dicono:speriamo non si occupino più di noi.

Gentili commentatori di Kilombo, mentre ci facciamo un po' di seghe mentali con le liberalizzazioni, s' avanza la riforma fiscale. Se questi sono i risultati temo una diaspora di tanta gente che, la prossima volta, dedicherà il suo tempo a coltivare l' orto piuttosto che a dare ancora fiducia al nostro benamato governo.Questioni di sopravvivenza. Mi attanaglia un dubbio. Se la Margherita è più interessata alle lobby economiche, se i DS si lacerano sul partito democratico, se un governo di sinistra (centro) non difende fasce deboli e ceti sociali maggioritari nel paese, se i progressi sui diritti civili non si vedono ed aumenta l'ingerenza del Vaticano, se riconosciamo il primato dell'essere servi ad una potenza che fa politica coloniale,se abbiamo paura di prefigurare un'orizzonte diverso ai nostri figli, se ci accontentiamo di liberalizzazioni su barbieri e tassisti, insomma se non abbiamo una prospettiva di tipo strategico che sia altro PROFONDAMENTE altro ris

Difende i redditi bassi? Quelli non tanto.

Mentre il nostro esimio presidente della Repubblica ci dice che in parlamento siede anche il Vaticano, quindi è con lui che bisogna fare i conti....e non fare i pacs. Mentre la nostra politica internazionale è un pò in fibrillazione sulla questione Afghanistan. Mentre molti si dilettano di macroeconomia senza capirne in fondo un cazzo e si esercitano a disegnare scenari buoni per chi lavora(ma da opportunisti benpensanti pronti a vendersi il fine cervello a qualche SIM o a qualche ente statale) perchè così gli ha detto il prof. che li segue (forse) nella tesi di laurea. Insomma mentre questo nostro beneamato paese cerca di sfangarla .....pausa.....arrivano le buste paga. Le notizie sembra che non siano proprio da bottiglie da stappare. Intanto i co.co.co se la prendono nel deretano... vedremo gli altri.Compreso il mio amico Cippa di mestiere metalmeccanico. Leggi l'articolo di repubblica "Il giorno dei conti è arrivato: con la busta paga di gennaio ogni lavoratore ha potuto ca

Liberalizzazioni o privatizzazioni?

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E' la stessa cosa privatizzare e liberalizzare? Se seguiamo il dibattito in corso, scorgiamo al fondo una differenza abbastanza marcata: "Liberalizzare" significa togliere dal campo tutta una serie di lacci normativi o di rendite diventate "norma" che impediscono, ad esempio, la possibilità di intraprendere e quindi fare "impresa" a nuovi soggetti. L'esempio classico è quello delle licenze dei Taxi. Una concessione pubblica a poter svolgere il servizio (ed a costo zero) è diventata un mercato (grazie anche ai regolamenti comunali) in cui la prima barriera d'ingresso è costituita dal costo esorbitante della stessa che, di fatto, impedisce ad uno qualsiasi di noi di poter esercitare un elementare diritto.Lavorare senza dover pagare "tangenti". Tutto quello che và in questa direzione è, a mio giudizio, equo. Detto questo è evidente che non è solo aumentando il n° delle licenze di Taxi che si crea occupazione che crei valore sia per gli

Questo governo salvaguarda i poveri ed i ceti medio bassi?

Mentre Bersani e Rutelli se le danno di santa ragione su chi è più liberista., arrivano le buste paga. Siamo gente pratica, qui a Torino. Si esce dal posto di lavoro (se lo abbiamo) e facciamo due conti. Intanto un articoletto della Repubblica ci inquieta. Ve lo metto qui con una domanda? Se uno s'incazza rema contro? "Partiamo dalla busta paga di questo mese: i nuovi conteggi faranno sì che si passi dai 7,42 euro (spremuta e tramezzino) risparmiati dal single con reddito di 15 mila euro, ai 71,52 euro (le scarpe) della famiglia con coniuge e due figli a carico (uno sotto i tre anni) con reddito di 30 mila euro. La stessa famiglia, però, se dimezzasse le entrate risparmierebbe solo 22,19 euro. E ciò vuol dire che la riforma premia più i redditi "quasi medi" che quelli poveri. Dai 50 mila euro di entrate annue, invece, si comincia a perdere davvero molto: i 200 euro al mese per il single, 130 per la famiglia. I calcoli sono fatti su una busta paga: moltiplicarli per 1

Censura nel nostro orticello, liberalizzazioni ed Afghanistan

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Prima di parlare di cose serie e della riunione tenuta con il Cippa sulle liberalizzazioni, vi farò una domanda sondaggio: 1-siete d' accordo con chi dice che è sufficiente essere in maggioranza in una redazione per decidere che è giusto fare cesura su una vignetta che non ci piace? Le risposte possono essere solo due: SI NO Se rispondete si, dovete anche spiegare perché vi definite liberali, pluto democratici, studiosi ed esperti di comunicazione nonché amanti del libero mercato ed anche del libero scambio (sesso compreso). Se rispondete No vi risparmiamo le spiegazioni perché in fondo non ci interessa un belino.Siete democratici a prescindere. Questione intrigante vero? Un po' acida perché è molto semplice dire che quel cazzone del Sanguinetti ( il sommo poeta)è uno stalinista reazionario per le sue dichiarazioni sulla cina e poi dimenticare che il nostro sommo capo (il Romano), con un codazzo di gente benpensante e bollino blu da democratico, si genufletteva, qualche mese f

La morale e la censura.Dove? Tra di noi amici, in questo bellissimo spazio.

Siamo liberi d'incazzarci e di rispondere in modo adeguato se qualcosa non ci piace. Siamo liberi di scrivere cazzate in un mondo di gente molto seria e che si prende terribilmente sul serio. Siamo liberi di leggere reprimende sul fatto che siamo dei fannulloni da gente che con tutta probabilità non si è mai alzata una volta, in vita sua, per andare a lavorare. Con pazienza prendiamo lavate di capo perchè a farci licenziare magari non ci stiamo senza dire la nostra e di economia e massimi sistemi non ci capiamo una cippa lippa. Siamo anche liberi di fare una sonora pernacchia a tutto questo. All'improvviso però c'è sempre qualcuno che decide fino a che punto puoi arrivare quando ti esprimi. Pensi avrò fatto qualcosa di tremendo. No amico e che quella vignetta non ci piace proprio.Lede gravemente etc.etc. Mamma mia quanti preti da santa inquisizione mancati, pronti a scandalizzarsi se non gli danno la possibilità di andare dal barbiere al Lunedì (in questo mercato illiberale

La politica e l'economia del mio amico.Il Cippa.

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Mi si è incazzato il Cippa ieri sera. Si parlava di mondo, economia e massimi sistemi.Nella solita piola vicino al pò. In modo un pò scortese mi ha chiesto di spiegargli, io che sapevo tutto(!) e che avevo avuto il culo di studiare invece di fare cambi per le Duna e le Prinz, come "cazzo è questa questione dell'inps e della pensione". Confesso che l'ho presa un pò alla larga. Gli ho detto che, in Europa, siamo tra quelli che spendono di meno rispetto al PIL in welfare. Già qui l'ho visto strano. "Di meno?" " Di meno, Cippa. Se la Germania e la Francia spendono una media del 29% noi siamo al 24,6% scarso. Stanno messi peggio (per dire) Irlanda, Spagna e Portogallo" "E' come cazzo è la storia delle pensioni?" "E' un pò complicato Cippa. Ti dirò intanto che l'INPS non piange miseria.Chiude la gestione finanziria del 2006 con un attivo di 2148 milioni di euro. E, in quanto a situazione patrimoniale, con un saldo positivo

I compagni che rubano, cazzo Cippa!

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Durante la consueta scorsa dei giornali (solo uno questa mattina), sul consueto cesso e guardando un'alba umidiccia e con un pò di pioggia, ho fatto un enorme balzo leggendo la notizia sul compagno Gianluca Marchiori da Ferrara di rifondazione. In breve il nostro se ne è andato in Venezuela (per sempre credo), con in tasca un pò di euro (due milioni) dopo aver proposto mirabolanti interessi (25%) ai suoi compagni per interessanti investimenti sull'esercito americano. Con il mio amico Cippa abbiamo immediatamente pensato ad una provocazione imperialista o ad una misera trappola politica. Ebbene, forse, ci siamo sbagliati. E' proprio così e l'amico e lì panza al sole che si gode la tintarella. Ho pensato con nostalgia a qualche esproprio proletario, se non altro lì ci mettevi la tua di pelle a rischio e te ne assumevi la responsabilità. Devo confessarvi che da quando li vedo con le grisaglie in televisione un pò inquieto sono. Sono poco realista e faccio fatica a turarm

Al cesso, questa mattina, con la consueta rassegna stampa

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Come dice il mio amico Cippa, "non puoi iniziare male la giornata se non caghi leggendo i giornali". Così, mentre l'alba si attardava dietro una nebbiolina grigia e triste, mi sono accomodato sul cesso di fronte al cesto della biancheria. Ho disposto in ordine i due quotidiani abituali ed ho scorso le notizie. Ho pensato: " Sti cazzi" leggendo della nave che rischia d'affondare spargendo veleno su mezza Inghilterra. Mi sono detto: "lui si che è un grande politico" leggendo dello Scanio (Pecoraro) che afferma di voler premiare quelli che "inquinano di meno". Ed io ingenuo che pensavo che li si dovesse eliminare dalla faccia della terra (metaforicamente...s'intende). Sono passato alle notizie economiche e,a momenti, mi capottavo leggendo che il Tito Boeri (quello che fa l'economista e va tanto di moda tra i neodem-conserv-cazzi tuoi se arrivo io) dice che: una bella rivoluzione la possiamo fare se aderiamo tutti ai fondi pensione al

Basta con i fannulloni.Meniamoli

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Mi sono un pò arrabbiato a leggere la hit parade di questo popolo di fannulloni. Ad iniziare da Sgarbi ovviamente. Dentro c'è proprio di tutto e sinceramente mi ci sono messo anch'io. Da militare cercavo d'imboscarmi e non provo ancora rimorso per quello che ho fatto. E' chiaro che il problema è serio e non è che mi sia molto simpatica quella gente. Specie se timbra il cartellino in un ospedale e poi si fa i cazzi suoi (spero che la regola non valga anche per primari e medici). Quello che non mi torna in tutto questo parapiglia è pensare che chi sforna giudizi a raffica sulla voglia di lavorare, in fondo, è una vita che non fa un belino di niente (non ditemi che non vale la classifica per i politici o che sono un demagogo- a proposito sapete che il significato è aizzatore di plebei?). Mi ci trastullo un pò con l'argomento e provo a capirci qualcosa. Dicono: il tasso di produttività è scadente Ti dici: se dicono così è perchè sanno come misurarlo Ti rispondono: be i

Mano libera ai riformatori

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Confesso che mi sono rotto un pò le palle di questo vociare sulle riforme. su quanto ne guadagnerebbe il paese (quale ancora non lo hanno detto), di come si vivrebbe meglio senza troppi lacciuoli e laccetti, regole e regoline. E fatele queste benedette riforme. L'ordine dei desideri è il seguente: 1- Mercato del lavoro- apprendistato obbligatorio per tutti fino all'età di 35 anni. Salario dell'apprendista a carico delle famiglie (che possono defiscalizzare il 19% fino ad un massimo di 1€ (un euro). Per la cena si passa da Treu. 2- Scalone e pensione- età minima per l'erogazione della pensione 75 anni con 76 anni di contributi (come farli sono tutti cazzi tuoi). le condizioni del vitalizio sono le seguenti: il 100% del tuo quint'ultimo stipendio alla condizione che ti spari dopo un anno. Se vuoi vivere -20% per ogni anno di vita in più (il conteggio parte dai 65 anni).Così anche Rossi è sistemato e gli torna la voce. 3- Pubblica amministrazione-licenziamento di 100.0

Moratti il moralista

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Parliamo di un personaggio al quale, per un pò di tempo, è stata messa una sorta di aureola intorno al capo. Un signore con l'aria un pò triste.Vagamente ricorda l'Enrico (Berlinguer).Lo immaginiamo, solitario, con la sua cicca tra le labbra, un filo di barba a disegnargli il volto, le labbra carnose tirate in un sorriso mesto e senza speranza, con il suo impermeabile chiaro lì al fondo tra le nebbie dei navigli di Milano. Famiglia importante, la sua. Conoscenze giuste, una cognata sindaco, una sorella (la Milly) ecologista e sempre in bici a testimoniare una diversità illuminata e borghese. Uomo contro il quale il destino cinico e baro (quello sportivo) si è accanito senza tregua. Aveva il volto di un ex proletario diventato ricco. Brutto e scortese nei modi e nel non raffinato linguaggio. Gente che con il suo mondo nulla aveva a che fare. La storia e la giustizia (forse un pò interessata) hanno fatto il loro corso. Ora l'uomo è lì meno triste e felice del suo giocattolino

Pensioni e TFR

Vi allego uno stralcio parte di un articolo sui fondi pensione apparso su famiglia Cristiana.In questa parte vengono analizzate le ragioni del no al trasferimento nei fondi. Vi compare anche uno studio che simula i trattamenti previdenziali nei prossimi anni. Su questo punto vi faccio notare le seguenti cose: 1- le simulazioni non tengono conto dell'indice di riconversione e del suo abbattimento che, di fatto, fa perdere circa 20 punti percentuali alla simulazione. 2- non viene indicato che il campione non si riferisce al lavoro autonomo (per il quale la situazione è drammatica) 3- la parte di contribuzione dei fondi è a dir poco ottimistica e non si capisce secondo quali criteri è stata calcolata, considerato che le linee di investimento hanno rendimento e gradi di rischio diversi e che manca un'indicazione circa la consistenza del capitale finale su cui calcolare la rendita (manca quindi anche l'indice di conversione).Tanto per dare un'indicazione il tasso di riconver

TFR e pensioni ed informazione

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Secondo alcuni dati pubblicati recentemente dalla Stampa di Torino, su 16.570.000 pensionati, il 24% vive con una pensione che raggiunge i 500 € (cinquecento), il 31% con un assegno che è disribuito tra i 500 ed i 1000€, il 23,4% tra i 1000 ed i 1500€ al mese, solo il 10% super i 2000€. Se foste un pò pratici di statistica e oltre che la media vi interessa sapere come sono distribuiti questi soldi (la moda e la concentrazione del dato sul campione-sapere in sostanza a quanti nel 31% spetta un assegno di 1000 €) vedreste che la maggior parte vive con il minimo della propria fascia di reddito. Il sistema pensionistico riformato dal dott.Lamberto Dini (quello che si spostò dal Berlusca a sinistra) prevede che nel 2050 quelli che andranno in pensione lo faranno con un assegno che peserà il 63% del loro ultimo stipendio e del 44,4% se verranno rivisti i coefficienti di trasformazione (se dipendente, del 27%se autonomo).Stimare quello che sarà il reddito prevalente in funzione di quello che