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Visualizzazione dei post da marzo, 2007

Padoa Schioppa ed i liberisti

Ieri, sulla Stampa, c'era un articolo che parlava del nostro eroe. Descrive il modo in cui, Lui, cerca di gestire i rapporti con gli altri ministri e di come porta avanti, con metafore, la sua politica di ministro dell'economia. Padoa Schioppa è uno che, molto efficacemente, ha detto che "non bisogna prendere lucciole per lanterne, neppure il contrario.La finanziaria è una lanterna" Quella lanterna ha fatto incazzare quasi tutti i sindaci d'Italia e, una volta verificato l'effetto sui redditi delle famiglie, quasi il 90% degli Italiani. La cosa geniale è che è riuscito a mandare di traverso il caffè alla maggioranza di quelli che, il governo, voleva difendere perché deboli. Si dà il caso che questo è un paese in cui le politiche economiche, nella maggior parte dei casi, sonno state appannaggio, nelle linee guida, della borghesia e di quelli che contano "veramente". Non è un caso se i lavoratori italiani hanno salari tra i più bassi d'Europa (font

Padoa Schioppa? mandiamolo a casa

Il nostro ministro del tesoro, con grinta ed autorevolezze, ha affermato che per fare quadrare i conti delle Ferrovie dello Stato bisogna fare nell'ordine le seguenti cose: 1- licenziare un pò di gente perchè costano troppo 2- aumentare le tariffe che sono le più basse d'Europa 3- tagliare i rami secchi.In sostanza limitarsi a fornire servizi di trasporto solo nelle tratte dove si guadagnano soldi. 4- liberalizzare 5- eliminare il doppio macchinista Questa amara medicina è necessaria se vogliamo un sistema efficiente e che dia un buon servizio. Ironia della sorta ( e sfiga per il ministro)su quel versante sono accadute le due seguenti cose: 1- un treno si è schiantato a Porta Nuova (Torino) contro la banchina della stazione.Sembra che non abbiano funzionato i freni 2- e' uscita una statistica sul livello di servizio (Piemonte) che dimostra come, in fatto di puntualità, sulle tratte dei pendolari le cose vadano sempre peggio.A leggere i dati ci sono tratti in cui il treno m

Radicalismo, uso della violenza e pacifismo

In questo periodo mi diletto nel leggere un discreto mattone (peso e sostanza) di tal W.Vollmann, intitolato Come un'onda che sale e che scende-pensieri su violenza,libertà e misure d'emergenza. La questione che la lettura mi ha sollecitato è quella dell'uso della violenza come strumento per la soluzione di interessi contrapposti ed antagonisti. Da un punto di vista "morale" la tendenza è quella di trattare l'argomento dell'uso della violenza con una negazione della sua legittimità, salvo rendere relativo questo giudizio in funzione di una serie di se e di ma che rimandano a quelle che vengono considerate le condizioni oggettive ed il contesto di riferimento. Una analisi interessante è quella che fornisce l'autore del libro. Cala la "filosofia" della non violenza di Gandhi in due contesti storici precisi: 1- il nazismo e lo sterminio degli ebrei 2- la lotta contro il colonialismo inglese Una delle conclusioni, a cui giunge il ragionamento, è

Antipolitica,estremismo,moderati e pensiero unico

Qualche tempo fa, l'on. Tabacci,ha affermato che l'attuale sistema è da riformare perchè costringe i partiti ad allearsi in coalizioni non omogenee. Nel sostenere questa tesi ha anche affermato, riferendosi alla sinistra radicale, che non tutti hanno una cultura di governo e che non si può costringere Caruso a stare con Treu. Ieri sera, durante una vomitevole puntata di ballarò, Rutelli e Casini pomiciavano e filosofeggiavano sempre sul concetto di cultura di governo, responsabilità istituzionale e amenità varie. Sul secondo canale l'on. Rizzo affiancava l'on. La Russa (minchia!) gigioneggiando sull'argomento Afghanistan con affermazioni tipo: Rizzo:< Saremmo contro ma se votiamo no torna quell'altro> La Russa:"Saremmo a favore, anche se un cicinino più armati, ma questi ci stanno sulle balle e quindi ci asteniamo" (che vale come votare no!) Da rimanere impressionati. Nel novero di quelli istituzionalmente corretti, siede da tempo l'on.Berti

Bertinotti ed i vaffanculo

Basta cambiare abito per pensare di passare indenni per una tormenta? E' toccato anche al Fausto prendersi qualche pernacchione e penso che, la cosa, gli faccia solo bene. Ammesso che abbia voglia di riflettere sull'episodio. La politica non è un pranzo di gala. Una volta lo si diceva della rivoluzione per giustificare le scelte più dure. Ma quelle erano rivoluzioni, questa è politichetta. Questa mattina la Stampa ci spiega che le famose regole d'ingaggio non dipendono dal voto del parlamento, queste sono a discrezione dei comandi militari Nato e prevedono una risposta proporzionale all'offesa ricevuta e sono state stabilite in modo uniforme per tutti i contingenti, con voto unanime dei rappresentanti NATO, nel 2003. Quello che è il reale motivo del contendere sta nella possibilità di allargare il raggio d'azione delle nostre forze militari (caveat in gergo). In sostanza da una missione che si dovrebbe occupare della sicurezza e del controllo delle iniziative umanit

I parolai di destra e qualcuno di sinistra

A seguire il dibattito, sulla votazione del rifinanziamento della "missione" in Afghanistan e sui commenti della liberazione di Mastrogiacomo, viene da pensare che tanti di quelli che occupano le pagine dei giornali parlano per comunicare al mondo che loro esistono. Questo indipendentemente dalle cazzate che sparano e dalla retorica che usano. Usano argomenti tipo" non si tratta con i taglia gole" come se, sotto la loro gestione, i soldi dati e le trattative fatte per liberare quelli che hanno preceduto il giornalista di repubblica con il titolo di ostaggio siano nell'ordine: 1- soldi che sono stati usati per fare opere di bene e non per comperare armi da parte della guerriglia locale 2- gli interlocutori erano membri della locale sezione dei Lions e non rappresentanti di quei gruppi che si oppongono alla presenza (armata) occidentale da quelle parti. Forse gli rompe le balle che il buon Gino Strada, senza perdere tanto tempo in convenevoli e senza sfoggiare mu

Craxi, Fazio e quelli da riabilitare

Questa mattina il dott. Panella, emerito giornalista ed ex militante di Lotta Continua, si è infervorato di molto nel sostenere che dobbiamo fare qualcosa contro la gogna mediatica, a cui sono sottoposti i VIP, e limitare il potere di quei magistrati forcaioli che girano l'Italia alla ricerca d'imputati. La questione del contendere, in soldoni, è un'inchiesta in cui si sono messe le mani su una serie di "Tamarri", ex sottoproletari diventati ricchi e famosi,che per sport scattano foto "compromettenti" e poi le rivendono ai soggetti immmortalati negli scatti. La questione è: siamo o non siamo di fronte ad un ricatto? ed in quanto tale questo è un reato?. A mio modesto avviso la risposta è si! Se uno ti chiede dei soldi facendoti vedere il lato oscuro della tua vita privata, in formato A4 ed in digitale, perchè al contrario ti sputtana, merita di vedersela con il maresciallo della locale stazione dei C.C. E' giusto che i giornali sputtanino il lato osc

Parolai

Qualche giorno fa, durante un dibattito sul rifinanziamento della missione in Afghanistan, il direttore di Liberazione ha esplicitato la differenza tra quello che si può dire e quello che non si può. In sintesi, ad un giornalista che affermava la necessità di dotare di maggiori mezzi le truppe nostrane perché, da quelle parti, c'è una guerra ribatteva che di missione di pace si tratta e che la costituzione ci vieta di partecipare ad azioni che hanno una natura diversa. Con dire solenne affermava che è ora che si dia il giusto significato alle parole. Un dibattito surreale fatto sul significato delle virgole e lontano dalla sostanza delle cose. Il molto onorevole Ferrero, in occasione della manifestazione sulla base vicentina, ci ha raccontato che non è opportuno che un ministro partecipi ad una manifestazione di quel tipo. Il sempre molto onorevole ha partecipato, qualche settimana dopo, alla manifestazione a favore dei DICO (perchè a sostegno di una iniziativa del governo). Se n

Porcellum

Ore 7,45, LA7 tema del giorno : la riforma del porcellum. L'on.Maroni questa notte ci ha informati che non poteva partecipare.L'on (?) Sircana non è stato invitato.

La guera tra tamarri e cabinotti a Torino, passando dai cattivi maestri

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Dicono che la città in cui vivo sia una sorta di laboratorio sociale. Questo perché é un luogo in cui il tessuto industriale é ancora dominato dalla produzione di oggetti in "ferro".L'economia "pesante" la fa da padrona nonostante i tentativi di riposizionamento avvenuti in questi anni. Torino è una città cosmopolita, con un tessuto sociale fortemente polarizzato tra chi ha molto e chi non abbastanza. E' una città piena di "vecchi", con molti luoghi grigi ed altrettanti verdi e luminosi.E' un posto in cui se vuoi berti una birra ai Murazzi, devi mettere in conto una possibile rissa o un'aggressione perché non comperi del fumo.In questo luogo, in piazza Bodoni, i carabinieri hanno denunciato 14 ragazzi che, nel corso degli ultimi mesi, hanno rapinato un numero imprecisato di loro coetanei.Il bottino è costituito da vari giacconi (valore 400€), scarpe griffate (279€), 1 rolex da 8.000 € e forse un pò di mutande di quelle che sporgono con il l

Sinistra cagasotto, destra super uomini

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Un sondaggio, apparso sul sito di repubblica, ci dice che il 70% degli italiani vuole che si rimanga a Kabul.A guardare nel pelo il sondaggio ci dice che la metà di questo 70% lo vuole senza se e senza ma, gli altri solo per un anno (!?).Un paio di settimane fa lo stesso sito, e la stessa società di sondaggi, ci raccontava che la maggior parte degli italiani non vuole: a) una riforma delle pensioni b) che si rimanga in Afghanistan Secondo me lo scioglimento dei ghiacci in Antartide inizia a produrre i primi segni nefasti sulla salute e l'equilibrio mentale di tanta gente. Non ho idea di quale sia il valore scientifico di un sondaggio di quel tipo.Mi chiedo se introducendo variabili, ad esempio foto di civili fatti a pezzi dalle bombe, qualcosa cambierebbe nei risultati (immagino di si).Però rimango affascinato dal risultato. Continua intanto il dibattito sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. Il meglio (o il peggio) sono le dichiarazioni dei signori dell'opposizione

Rizzo, comunista contro il pensiero unico

Nome: Rizzo Nato: a Torino Mestiere: parlamentare Schieramento: comunista da sempre Hobby: nessuno ci faccia una dichiarazione: Sono contro il pensiero unico, quello che ti costringe a pensare che tutto quello che viene fatto in politica ed economia sia naturale. Come il sole che sorge di giorno e tramonta di sera. Ad esempio, sulle pensioni tutti parlano di alzare l'età pensionabile e di tagliarle. Nessuno che dica che l'INPS con i soldi dei contributi dei lavoratori ci paga tutta l'assistenza che dovrebbe essere pagata dalla fiscalità generale come nel resto d'Europa. Sono per una politica che torni ad essere tale. In cui si confrontino due visioni e due mondi diversi. DOMANDA DELLA GIORNALISTA (LA7 ore 8,00 di Martedì 6 Marzo): Ma allora perché votate il rifinanziamento della missione in Afghanistan? RISPOSTA: Che centra, perché di là c'è Berlusconi. zzzzzzzzzzzzzzz la televisione si è rotta per una pantofola che è volata. P.S. scusate la sintesi ma il testo è fe

Perchè siamo in Afghanistan?

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Sulla Stampa ci sono due interventi sulla situazione in Afghanistan. I protagonisti sono due generali.Il primo è un articolo di fondo scritto dal gen. Carlo Jean.Questo signore spiega, senza mezzi termini, i motivi della nostra presenza in Afghanistan In sintesi: 1- L'Italia non può comportarsi da free rider se vuole contare qualcosa nel mondo. 2- In caso di ritiro internazionale, L'Afghanistan diverrebbe terreno di contesa tra Pakistan ed India 3- Un deterioramento di questi rapporti è pericoloso 4- Il Pakistan non può dare l'ordine di distruggere i santuari di armi dei Talebani fino a che la Nato non vince la prossima offensiva di primavera. 5- E' velleitario pensare di riconvertire l'utilizzo dei campi di papavero perchè la popolazione si rivolterebbe contro (motivi di resa economica delle coltivazioni-l'oppio a fini terapeutici viene pagato 25$ al chilo contro i 130 del mercato illegale) 6- Le condizioni affinché il Pakistan limiti l'influenza dei taleba

Fare i conti con il passato

Riprendiamo il percorso nella memoria. Tre fatti lontani nel tempo. Esiti purtroppo tragici. Morti in attesa di giustizia e di scuse. Materiale tratto dal sito http://www.lestintorecheamleto.net/ saverio saltarelli 23 anni studente Milano 12 dicembre 1970 Primo anniversario della strage di Stato. L'università statale è presidiata dagli studenti per difenderla dai fascisti che avevano annunciato provocazioni. Polizia e carabinieri caricano alle spalle un corteo di anarchici che avevano preso parte ad una manifestazione contro il processo Burgos (condanna a morte di alcuni militanti ETA da parte del governo franchista spagnolo). Gli anarchici si rifugiano all'università. Le cariche poliziesche proseguono e si estendono anche contro i picchetti del movimento studentesco. Nel corso degli scontri in Via Larga lo studente Saverio Saltarelli, di 23 anni, viene ucciso da un candelotto lacrimogeno sparato ad altezza d'uomo; quel giorno infatti, il tiro a segno venne praticato la

E' più di sinistra Tremonti o Padoa Schioppa?

Siamo nel regno dei pragmatici e della politica che deve guardare in faccia la realtà, scevra da ideologismi di maniera, libera dai demagoghi di turno, dalle false coscienze. In questo regno mi ci trovo bene e, fuori dagli steccati di maniera, provo a porre qualche domanda: E' più di sinistra Padoa Schioppa o Giulio Tremonti in fatto di politica dei redditi? E' più di sinistra uno che, all'epoca in nome della libertà d'impresa, giustificava i furbetti del quartierino (Fassino)o chi li metteva alla gogna? E' più di sinistra l'ex governatore della Banca D'Italia con la corte di suoi protettori (vero DS?) o chi gli ha dato un calcio nel culo (sempre Tremonti) E' più di sinistra chi apre al libero mercato, indipendentemente da come in certi posti si produce (violazione di diritti umani) o chi chiede barriere doganali per chi non rispetta i diritti basilari (sempre Tremonti)? E' più di sinistra chi firma un patto con Fiat, che mette in mobilità 2.000 pe

Il subcomandante Fausto e la coerenza

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Il dibattito su Turigliatto è surreale.Una delle tesi è che il nostro ha tradito gli elettori che lo hanno votato.Non mi ero accorto di aver potuto scegliere tra quelli che avrei voluto in senato o in parlamento. Ho assistito ad un mercanteggiamento tra segreterie politiche e dentro i partiti su chi fosse opportuno infilarci nei collegi. Ho visto gente come De Gregorio entrare nello stesso partito insieme a Franca Rame. Ho visto l'ex presidente di Alleanza Nazionale (pure monarchico) entrare nella Margherita. Insomma ho assistito ad uno spettacolo poco edificante. Così come lo è stato quello di Follini. Turigliatto non ha barattato nulla. Mi fa incazzare solo che non abbia lasciato l'incarico in regione, prima dell'avventura in senato. Guardando al merito.Rifondazione ed il suo ex segretario forse pensano che siamo asini con la testa dentro la greppia. Troppo impegnati a mangiare per capire quello che avviene. Non vogliamo parlare di coerenza nei comportamenti e nella sobri

Gli ex brigatisti ed il diritto alla vita sociale

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C'é una buona dose d'ipocrisia nel nostro mondo e lo sappiamo.Piangiamo i morti di Tienanmen ma non ci disturba fare del business con chi di quel crimine è colpevole. Ci distrugge l'occupazione di Praga e facciamo una bella fabbrica di automobili a Togliattigrad, così tanto per dimenticare. Vorremmo affondare i barconi di clandestini poi, di nascosto, in nero paghiamo la badante peruviana che ci toglie la grana della merda di papà che ha ottant'anni ed ha problemi di salute. Però quando si tratta di essere ligi e pronti al rigore morale e contro tutti gli estremismi eccoci qua, belli con la nostra facciona rubiconda, la erre un pò moscia e pronti a dettar la linea. Gli ex terroristi non devono parlare. Anche se hanno cambiato vita, fatto decenni di galera (che frequentano ancora) e si occupano di tossicodipendenti e di precari. E già, ci sono altri che si occupano di quei soggetti .E poi il momento non è adatto. Mi aspettavo un comportamento più illuminato,un &q

Lo stipendio da parlamentare di Caruso e Silvio

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Dal sito di Caruso (il molto onorevole), ho preso un estratto che riporta i dati sul suo compenso e su come questo viene distribuito. Sarà demagogico però alla luce del sole e con un pò di ingenuità (un operaio di terzo livello guadagna meno. COMPAGNO) lui è lì e si mette in discussione. Prima di darvi conto di questo vorrei commentare (?!) quello che ho ascoltato dal molto onorevole Silvio. Sulla questione elezioni anticipate ha detto: NON CAPISCO PERCHE' L'UDC E GLI ALTI NON LE VOGLIANO.SIAMO IN VANTAGGIO SULLA SINISTRA.I SONDAGGI CI DANNO AL 55% CONTRO IL 45% DELLA SINISTRA. UNA DIFFERENZA DI 15 PUNTI (!!). Non credo che il molto onorevole si sia laureato in matematica (elementare). Ha proseguito parlando di De Gregorio (colica in gergo).Ha detto: TRA FOLLINI E DE GREGORIO C'E' UNA CERTA DIFFERENZA. IL SECONDO E' UN EX FORZA ITALIA, HA UNA SUA LISTA ED E' RITORNATO A CASA. L'ALTRO HA TRADITO IL MANDATO DEGLI ELETTORI!!!. A me uno così non fa incazzare. M