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Visualizzazione dei post da ottobre, 2007

Gli sfratti e la Chiesa

L'Arcivescovo Bonicelli, in una sua intervista alla Stampa, afferma: E' vero, siamo in contraddizione con il magistero dei Pontefici" e appena prima "E' un problema che dipende da chi li amministra (gli immobili), non dalla Chiesa".E così, con un artificio anche la coscienza dell'Arcivescovo è a posto. A cosa si riferisce l'Arcivescovo? La questione che gli è stata posta è relativa agli sfratti per finita locazione, che hanno colpito gli inquilini di una serie di appartamenti che appartengono al Vaticano. Il patrimonio immobiliare che viene stimato, nell'articolo in cui compare l'intervista, è pari al 22% del patrimonio immobiliare italiano . Il 25% delle case di Roma è intestato a diocesi, congregazioni religiose, enti e società del Vaticano, Il gruppo che si occupa di intermediazione immobiliare per conto di sua santità si chiama RE Spa , per questa attività fattura circa 30 milioni di euro anno. Il patrimonio gestito dallo IOR e dall'As

Grazie signor padrone per la tua generosità

Quello che penso è che il signor Jaco ha il merito di spendere quattrini, che lui ha e che molti di noi no purtroppo, per fare una operazione come quella di avviare un metablog. Quello che penso è che questo signore, se tiene all'indipendenza di questo metablog, dovrebbe stare fuori sia dall'aggregatore che dalla redazione.E' in palese conflitto di interessi, se non altro con quella che è la sua visione del modo in cui bisogna starci dentro l'aggregatore. Uno dei problemi delle redazioni e di chi scrive articoli è quello di avere garantita la piena libertà nel dire quello che pensa, che a sindacare su questo ci possa essere il "padrone" di Kilombo (perché anche Kilombo ha un padrone) è un vulnus (per usare un termine caro ad uno dei redattori superstiti) alla libertà di non subire condizionamenti di sorta.Ambiamo quindi ad una redazione senza padrone. Ora, una discussione fatta tra alcuni Kilombisti ed una serie di regole ( a mio modo di vedere assurde), veng

Campagna di solidarietà per Dacia e Cloro

Per un attimo molliamo le nostre idee sui massimi sistemi e guardiamo a quello che accade qui, vicino al nostro uscio. Ho letto le vicende di Cloro e Dacia, ho una proposta semplice che faccio ai compagni di Kilombo ed a quanti leggono i nostri post: 1- iniziare una campagna di solidarietà nei confronti di chi ha subito la vigliaccheria di chi si nasconde prima dietro i codici del diritto e poi passa a vie di fatto che ricordano tanto lo squadrismo fascista. Gli strumenti che potremmo utilizzare sono: a- creare una banner di solidarietà da inserire nei nostri blog (ed anche sulla home page di Kilombo) con uno slogan del tipo: IO SONO CLORO, IO SONO DACIA COLPISCI ANCHE ME b- scrivere una lettera di denuncia sulle intimidazioni da far pubblicare sui giornali, nel caso fare una colletta affinché la pubblichino anche pagando Io credo che la protezione migliore che possiamo offrire a chi subisce queste intimidazione è data dalla massa di persone che si alzano e fanno scudo, con le loro c

Kilombo e la quercia

Oggi mio figlio si è esercitato nella parafrasi un testo del Pascoli, ve lo riporto così come lui lo ha scritto: La quercia caduta -Dov'era l'ombra della grande quercia morta, non più il vento può passare tra i suoi rami. La gente dice" mi ricordo: era molto grande Ancora ora pendono i nidi degli uccelli di primavera la gente dice : ora ricordo era anche piena di vita Ognuno la loda, la taglia. la sera con il lor ceppo tornano a casa nella stessa sera il pianto di una capinera che cercherà il nido e non lo troverà. In questo testo c'è molto di quello che siamo, dell'egoismo e della ipocrisia che ci fa compagnia ogni giorno. A me questa storia di Kilombo ha dato molto dal punto di vista delle relazioni, ho conosciuto una serie di compagni con cui condivido un pò del tempo. Ho polemizzato molto vivacemente con tanti altri. C'è poi un'area grigia, impalpabile. di quelli di cui non capisci mai in fondo cosa farebbero nella vita di fronte a scelte in cui la pass

E' iniziata la selezione ancor prima di partire in Kilombo slow?

Tra le molte motivazioni (nobili/mobili) alla base del manifesto dei "volenterosi" (vi ricorda qualcosa?) per sviluppare Kilombo slow,che hanno colpito chi scrive, ci sono una serie di passaggi molto interessanti: 1-In questi giorni il progetto politico dell'Unione sembra, invece, alla corda. Il governo ha il fiato corto. A destra e a sinistra della coalizione governativa cresce la voglia di andare da soli. Alcuni non possono sentir parlare di Partito Democratico, altri non ne possono più della sinistra di lotta e di governo. Kilombo rischia di subire questa situazione e di implodere. Sarebbe un peccato, perchè è proprio nel momento in cui la sinistra "reale" si divide che bisogna fare valere le ragioni del dialogo riscoprendo il patrimonio storico e valoriale che ci accumuna. Questo compito è responsabilità anche nostra, la sinistra "virtuale". E', paradossalmente, nel momento di massima distanza politico-parlamentare che l'esperimento kilom

Kilombo slow luogo di confronto

L'unica cosa che mi sovviene è : MI SCAPPA DA RIDERE MA SONO TROPPO CONCENTRATO A CAGARE PER ANGUSTIARMI CON ALTRE STRONZATE. Ad ogni modo qualche spiegazione è dovuta, STIAMO LAVORANDO PER VOI alla prossima-))

Primo capitalismo, forme di dominio attuali e socialdemocrazia

Con la prima organizzazione dell'agricoltura in lotti di produzione, con la recinzione dei campi e la loro privatizzazione (XVII E XVIII secolo), inizia l'invasione delle città, in Inghilterra, da parte di una massa di persone in cerca di nuova occupazione.Quando non la trovano si arrangiano.Nascono nuovi mestieri ai limiti della legalità (giochi di prestigio , giochi d'azzardo e suonatori di organetti) e molte palesemente illegali. All'epoca mancavano le automobili e, quindi, il fenomeno dei lavavetri era di là da venire.Aumentò il disagio sociale e crebbe la microcriminalità. Anche in quel caso la reazione dell'autorità costituita fu quella della repressione violenta . Anche reati marginali (come il furto di un portafoglio) furono puniti con l'impiccagione.La società aveva bisogno del gesto esemplare per provare a gestire nuovi fenomeni a cui non era preparata. - A.Koestler- Reflections on Hanging 1956 Questa forma di reazione era conseguente al consolidament

Settori e condizioni di lavoro oggi

I mmaginate un mondo in cui la maggioranza delle persone lavora più di 60 ore a settimana non per avere successo ma solo per sbarcare il lunario.Immaginate un mondo in cui la mggior parte della gente compete per offrire i propri servizi a prezzi sempre più bassi, e dove la concorrenza è così estrema che si riesce ad ottenere quello che si chiede solo lavorando di più, ricavandone però il minimo necessario per sopravvivere. Immaginate un mondo in cui la gente lavora in questo modo senza una programmazione regolare:giorni e orari di lavoro discontinui, passando dal giorno alla notte e viceversa con scarsissima prevedibilità. immaginate un mondo in cui i salari dei lavoratori si arrestano bruscamente a ogni minima interruzione della catena di montaggio. Immaginate un mondo in cui i datori di lavoro decidono per quale attività remunerarvi e quali dovete svolgere gratuitamente, e quest'ultima comprende il 25% della vostra giornata lavorativa! Smettetela di immaginare, perchè questa è la

Il convegno sulla legge 30 e quello che ci aspetta

Una delle "brillanti" conclusioni del convegno a difesa della legge 30 è stata: "in Italia il lavoro c'è, anche quello a tempo indeterminato. Basta cercare tra i servizi (pulizie) o tra alcune attività che oggi svolgono solo gli extracomunitari (saldatori etc.)." Una bella pietra tombale sulle ambizioni di tanti giovani e rampanti neo laureati. Questa cosa detta insieme ad altre quali: "sono stati creati tre milioni di posti di lavoro dalla applicazione del pacchetto Treu e dalla legge 30" , danno il senso delle approfondite analisi con cui una schiera di "nullafacenti", ben pagati, si è occupata della questione precariato . Nel 1992 il totale dei lavoratori dipendenti (a termine + tempo indeterminato) era stimato, dall'Istat, in 14 milioni 961 mila unità. Nel 93 si scende a 14 milioni 631 mila. Nel 1994 si assesta a 14 milioni 417 mila unità. Da allora, e fino al 2005, il numero è salito a 16 milioni 719 mila unità. La crescita, in va

Hanno la faccia come il culo

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Chi ha la faccia come il culo? Provate ad immaginare un convegno di fancazzisti, in cui si parla di precarietà e leggi Treu e Biagi, in cui entrano dei ragazzi precari che contestano. Dalla platea un fancazzista (o molti, fate voi) che invita quei ragazzi ad andare a lavorare (di Sabato). Un pò come Montezemolo che discettava, dall'alto dei suoi milioni, di gente che non ha voglia di lavorare. Chi è che ha la faccia come il culo? Da la Repubblica 12:47 Precari contestano il convengno Parapiglia alla manifestazione organizzata al centro convegni Capranica dal comitato a difesa della legge Biagi. Un gruppo di cinque o sei giovani di Rifondazione comunista è infatti entrato nella sala dove si svolge il convegno esibendo un lungo striscione proprio davanti al tavolo degli oratori: "Siamo troppo giovani per lavorare", era scritto sul cartello in

Giavazzi, cazzata detta ed una recensione

Francesco Giavazzi è un liberista duro e puro. Domenica, in un editoriale del Corsera, lo ha ricordato con insolita violenza. Sosteneva che il governo è una pappamolla pronto a fare «un passo indietro» sul protocollo welfare per paura dei sindacati. E faceva anche l'esempio di Fincantieri, non privatizzata per «paura di sfidare un sindacato cui sono iscritti 500 dei 10mila dipendenti». La Fiom, tirata in ballo, ha pacatamente fatto sapere di avere in quell'azienda 3.411 iscritti, il 37% del totale. E che l'appello contro la privatizzazione è stato firmato da 6.443 dipendenti (il 71%). E' un bene che Giavazzi non si occupi di scelte operative: se provasse a trattare le persone in carne e ossa come tratta i numeri, provocherebbe certamente conflitti sanguinosi. Ma proprio non si trova uno più esperto che provi a indottrinarci senza inventare numeri e teorie economiche? Fonte:http://www. ilmanifesto.it Perchè Giavazzi ci vuole convincere che il liberismo è di sinistra? Mis

Reddito da classe dirigente e morte da povero

La somma dei compensi di 11 manager italiani, nel 2005, è stata di 41 milioni di euro circa.Andiamo dagli 8 milioni di Tronchetti Provera (incremento rispetto al 2001 del 33,6%), ai 7 milioni865mila euro di Profumo (incremento rispetto al 2001 del 215,6%).Il valore dell stock option , 2006, di 10 altri personaggi dell'imprenditoria italica è stata di 115 milioni di euro. Andiamo dai 37 milioni di Bifulco di lottomatica ai 10 milioni di Montezemolo . Sono alcuni dati, presi a campione, che danno un'idea di cosa significa essere classe dirigente nel nostro paese. Il dott . Epifani, quando siede al tavolo delle negoziazioni con qualcuno di quegli illustri signori, parte dal suo stipendio che è di circa 3.500 € più benefits , al mese.L'aliquota fiscale sui dividendi delle stock options è del 12,5% la cessione fatta a terzi gode del seguente trattamento :" Per le stock options come strumento di incentivazione dell'alta dirigenza, per evitare la tassazione, l'a

Il grande partito democratico

Il Partito democratico ha più delegati del partito comunista cinese.Circa 2800 contro i 2217.Questo poderoso think tank della nuova democrazia cristiana ha il compito di disegnare le linee guida del partito scatola. Una volta messe a posto le poltrone, ricontati i voti, ripescati quelli trombati (tra cui la Melandri con sommo gaudio dei giovani,la Binetti,Amato,Bassolino e Visco) tanto per non scontentare nessuno e garantire la continuità con il passato,liquidati e rimandati a casa i giovani ed i creativi, si tornerà finalmente a fare politica. La prima questione è un bel rebus. "Vogliamo governare l'Italia e dopo tutto questo sforzo mediatico i sondaggi ci danno al 30%.Si potrebbe dire tutto questo per il nulla. Ci mancano ancora la bellezza di 21 punti percentuali per centrare l'obiettivo." L'unica alternativa seria è una bella alleanza con Forza Italia.Tra un pò il nanetto toglie le tende per limiti anagrafici e biologici, Bondi lo segue a ruota e pensate voi

Il caos prossimo venturo

Prem Shankar Jha,nel suo ultimo libro, afferma che il capitalismo è condizionato da una sua connaturata asimmetria dovuta a due fattori: - la tendenza dei mercati a ritrovare il loro equilibrio dopo uno shock - il disinteresse e la cecità rispetto agli effetti re distributivi di questi nuovi equilibri Questi elementi sono generatori di potenziali conflitti e necessitano dell'intervento dell'uomo affinché  si ridimensioni la tendenza del capitalismo a generare caos . Le trasformazioni economiche, indotte dalla tecnologia, producono, all'interno di questi processi, i seguenti fenomeni: -crescita delle differenze di reddito (tendenza alla concentrazione dei profitti in poche mani) -l'utilizzo della tecnologia se accompagna la riduzione del costo del lavoro, determina contestualmente la disponibilità di minor reddito per la parte finale della catena produttiva (la base della piramide). -i cambiamenti tecnologici, al mutare delle tecnologie disponibili, portano

Come fare il sindaco de sinistra

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Chi mi segue sa che parte della mia famiglia è legata al Brasile. Ho adottato Lucas nel 1994 ed ogni tanto il mio cuore e la mia testa ritornano in quei luoghi.Amo il Sud America per i suoi spazi infiniti, la voglia di vivere, quell'atmosfera da "rivoluzione" possibile in ogni istante, la sua storia e la perenne sensazione di avventura che ti danno le sue strade ed i suoi villaggi,la varietà dei paesaggi e la possibilità di isolarti veramente se lo vuoi, la sensazione del trascorrere lento del tempo, i colori e le atmosfere (non solo Sud America, i miei ricordi più belli sono legati anche al Salvador al Guatemala all'Honduras ed al Messico). Ogni tanto mi interrogo sulle ragioni per continuare a stare qui.Direi che sono sempre meno e mi faccio forza guardando all'età di mio figlio. In attesa di partire (tra non molto) vi invito a leggere questa corrispondenza da una città brasiliana e di come si può provare a vi

La vendetta del sindacato. Contro operai e precari

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Sui numeri che vengono amplificati da TV e giornali, mi sembra di ritrovare il senso di una scenetta di Totò.Con una serie di botti esemplificava il suo parere su una bellezza femminile che gli si proponeva d'avanti agli occhi. era una serie di bum, patabum,bum bum bum buuuummmm!!!! fino all'allegorico patatatatabummmmm!!!!. In quattro giorni milioni di Italiano hanno ritrovato la voglia ed il gusto per la politica. 5 milioni alla consultazione sindacale, 500 mila alla manifestazione di AN e da questa mattina il sito di repubblica mi avvisa che sono in 600 mila per votare il candidato del Partito Democratico. Sono senza parole. Qui si annunciava la fine della politica e questi qui, in men che non si dica, mettono in piedi questa roba da revival del 68 alla rovescia. Qualcosa mi dice che la manifestazione di rifondazione non avrà la stessa copertura e lì qualcuno che misura anche il pelo lo troveremo certamente. Intanto ci accontentiamo di proporre qualche questione su quant

Il sindacato

I numeri sugli iscritti alla triplice li forniscono i sindacati. E' una sorta di autocertificazione che non ha alcun riscontro oggettivo. Un pò come nel caso dell'ultima consultazione.Secondo questi numeri su 11milioni 724mila iscritti, ci sono circa 5 milioni 719mila pensionati.Oggi un pensionato la tessera al sindacato la fa per utilizzare, anche, tutta una serie di servizi che in questo modo costano meno (dalla denuncia dei redditi, alla ricerca di una badante, ai problemi con il padrone di casa).Dopo i pensionati, il pubblico impiego è la categoria più rappresentata con 1 milione di iscritti. Il sindacato è una strana bestia, ha un ruolo di mediazione collettiva pur non avendone i requisiti se non nel fatto che l'altro ti riconosca come tale.L'articolo 39 della costituzione dice che "l'organizzazione sindacale è libera" l'unico obbligo che può essere imposto è quello della registrazione presso uffici locali e centrali.Ad oggi nessun sindacato si

Italianiiiiii!!! Il consenso al protocollo.

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I numeri che saranno forniti da chi ha organizzato la consultazione, in modo macro sono stati anticipati dai media oggi. Questi numeri ci dicono che hanno votato circa 5 milioni di persone. Una prima lettura indica nell'82% il dato (bulgaro) di consenso al protocollo sul welfare. A questo protocollo hanno contribuito con il 99,81% di si i pensionati (dato de La Stampa di oggi).Il dato di per sè mi inquieta. Intanto sarà interessante sapere quanto pesano i pensionati sul totale dei votanti, dopo di che vorrei avere l'indirizzo ed i nominativi dei contrari (lo 0,19%) per mettermeli in agenda e spedire loro gli auguri per tutte le ricorrenze in calendario. Detto questo, credo che la "serietà" dell'evento si commenti da solo con questi banalissimi dati statistici. Direi che è una vittoria della democrazia quella in cui hanno fatto votare con un si ed un no (senza distinguere) persone a cui l'accordo dava "soldi" e soggetti interessati a questioni, forse

La nazione ed i media, un messaggio di Pasolini

Sarà stato un gran pessimista, il Pier Paolo , ma nel suo pessimismo viveva la consapevolezza che in quello c'era il suo opposto:l'ottimismo della speranza. >Ho trovato questi due vecchi video, una sua poesia dedicata alla "nazione", ed all'essenza della sua classe dirigente, ed un intervista fatta da Enzo Biagi. Ho sorriso quando, con stupore, Biagi lo apostrofa dicendogli "lei qui (TV) è libero di dire quello che vuole".Proprio lui.