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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Se la rivoluzione la fa Grillo

Beppe Grillo, sul suo blog, ha rilasciato una serie di dichiarazioni sulla vittoria di Pisapia a Milano a cui il giornale di De Benedetti (la Repubblica) ha dedicato un articolo. Quello che il "nostro" dice lo possiamo riassumere per punti nel seguente modo: 1. Questo è un sistema in cui si vince sulla base del "tifo", perdendo di vista quella che è la sostanza delle "politiche". 2. In questo sistema convivono, senza grossi traumi, gente come Fassino   "deputato a Roma e sindaco a Torino che vuole la militarizzazione della val di Susa"   con  personaggi "nuovi" come Nicky Vendola    "che costruisce inceneritori insieme alla Marcegaglia e destina 120 milioni di euro di denaro pubblico della Regione Puglia alla fondazione San Raffaele di Don Verzé, padre spirituale di Berlusconi e mantiene privata la gestione dell'acqua" 3.    "Il Sistema ha liquidato Berlusconi e deve presentare nuove facce per non essere travolto. Se

Digna radio, cronaca dal Mexico

Digna Radio 5.0 - febbraio/maggio 2011 E' uscita la nuova trasmissione di Digna Radio, un notiziario radiofonico sui movimenti sociali che scuotono il Messico, in basso e a sinistra, realizzato dal Nodo Solidale, dal gruppo Nomads di Xm24 e ill Collettivo Zapatista di Lugano.  In questa quinta edizione si trovano analizzati i seguenti fatti: DIGNA RADIO 5.0 FEBBRAIO/MAGGIO2011 Trasmissione: http://www.archive.org/details/DignaRadio5.0 Temi Bachajón, Chiapas: guerra al territorio ancestrale Repressione e resistenza dell'Altra Campagna in Chiapas La brigata internazionale a Santiago Xanica, in difesa dell'autonomia - 27 aprile 2011, un anno dall'omicidio di Bety Cariño e Juri Jaakkola Congresso Nazionale Indigeno: frammenti dall'incontro di Mezcala Il sogno americano finisce in fondo a una fossa comune La voragine della guerra di Felipe Calderon Guerrero: Assoluzione per gli integranti di Radio Ñomndaa Guerrero: Contadini e contadine ottengono l'annullam

Consigli

 «A qualsiasi recensore tenti di trovare una tesi in queste pagine, verrà sommariamente vietato l’accesso alla sua macchina da scrivere, finché non sarà in grado di dichiarare in termini chiari e concisi la tesi della propria vita. I significati, naturalmente, sono un altro discorso» "I giovani mi preoccupano per il loro distacco: da una parte, grazie a Internet e ai social network, sono in contatto costante con tutto il mondo; dall’altra, proprio per l’auto-assorbimento in questa mentalità tecnologica dei rapporti umani, rischiano di vivere fuori della Terra." La storia più discussa di  Le strade per Quoz  è quella di Jean Ingold, una signora che vive dentro una roulotte senza tv, Internet, telefono, radio e carte di credito. Vuole ridurci così? «No, non potrei mai vivere in questo modo. Però sto cercando di limitare sempre di più le cose di cui ho bisogno. Jean Ingold è una figura ascetica che indica la strada, sperando che qualcuno di noi riesca a seguirla almeno un

La TAV ad ogni costo

Questi signori hanno lanciato un appello : la TAV va fatta ad ogni costo. Cosa significhi questo nel loro linguaggio lo possiamo immaginare. Ad ogni costo di che? Della libertà di chi difende la valle in primo luogo, della loro vita anche. Questi guerrafondai stanno alimentando un clima da guerra civile, se ne assumeranno la responsabilità per intero. Il fronte è trasversale e mostra come il problema "Berlusconi" nella politica italiana in fondo non è altro che un modo per allontanare dalle questioni di fondo. E sulle questioni di fondo questi signori la pensano in modo identico. A quel tavolo li trovate tutti. Da Fassino a Saitta, passando per quelli del PDL fino alla lega. Senza dimenticare i fighetti di SeL, quelli che hanno il profeta che parla con la zeppola in bocca di altro. Non manca il buon Bonanni a cotanta compagnia. C'è da mangiare per costoro ed il piatto è ricco. A scapito del territorio e di chi lo abita. Questa condizione da guerrafondai non li vede tutt

Gil Scott Heron. Adios.

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E' morto Gil Scott Heron. Trovate una sua biografia qui nel link che rimanda a wikipedia . Se avete voglia ascoltatevi questa sua poesia, metto anche il testo per capire meglio la grandezza del tipo. Long ago the clock washed midnight away Bringing the dawn Oh God, I must be dreaming Time to get up again And time to start up again Pulling on my socks again Should have been asleep When I was sitting there drinking beer And trying to start another letter to you Don't know how many times I dreamed to write again last night Should've been asleep when I turned the stack of records over and over So I wouldn't be up by myself Where did the night go? Should go to sleep now And say fuck a job and money Because I spend it all on unlined paper and can't get past "Dear baby, how are you?" Brush my teeth and shave Look outside, sky is dark Think it may rain Where did Where did Where did Un altro combattente abbandona. La sua vita è stata il n

Occhio, la corda si sta spezzando

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I segnali ci sono tutti.

L'aria che tira in valle di Susa

Comitato no tav spinta dal bass – spazio sociale libertario Takuma Così è quello che viene da pensare a chi vive il presidio quotidianamente e poi raffronta il tutto leggendo i giornali. Oggi, al terzo giorno di presidio permanente alla Maddalena, il clima è dei migliori, tanta gente che passa, socialità, pranzi condivisi e consapevolezza che da qui non ce ne andremo fintantoché non ritirano questo maledetto progetto di devastazione. Sui giornali e in Tv invece  la notizia è la sassaiola contro operai, macchine in transito e polizia, sui quotidiani di domani sappiamo già che gli articoli saranno su 15 denunciati per non aver fatto entrare i carabinieri alla Maddalena e che il movimento no tav è in mano ad “anarco insurrezionalisti e centri sociali”. E’ dal 2005 che lo ripetono. Per politicanti e giornalisti al loro seguito non è accettabile che gli abitanti di una tranquilla vallata alpina si possono ribellare, devono essere per forza manovrati e trascinati dai “professionisti della v

Berlusconi e la NATO

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L'immagine di Berlusconi che parla fitto fitto con Obama è inquietante. Pensare ad un intervento della Nato contro la procura di Milano a questo punto non è più una chimera. Dopo aver dato del coglione a quelli che votano Pisapia e De Magistris e del pirla ai suoi candidati il nostro ricorre all'arma segreta. Senza più speranze quello che gli rimane è chiedere un bombardamento a tappeto di tutti quelli che tramano contro di lui. A lui consigliamo, già che c'è, un'invasione della Jamaica. In quell'isola ascoltano musica così.

Mexico

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La nostalgia è una cosa che ti isola dal mondo. Ti fissi sui ricordi, sulle immagini e su quello che hai visto. Ed allora è prepotente la voglia di ritornare. Se devo dare un consiglio a chi si accinge ad andare in Mexico è quello di lasciarsi "travolgere". Travolgere dalla dolcezza del suono dello spagnolo, dai paesaggi e dai profumi. Dalla lentezza, dal poco che c'è e dal tanto che riempie i tuoi occhi. Di itinerari ce ne sono mille, solo l'imbarazzo della scelta. Io tornerò lì a Gennaio inoltrato, quando di nuovo il migrare delle balene verso la bassa California mi permetterà di veder giochi nell'acqua che sono di un'ineguagliabile bellezza. C'è un film, che vi consiglio, che s'intitola le tre sepolture. Se volete entrare un po' in quelle atmosfere guardatelo. C'è lì rappresentato un mondo che è quello degli ultimi della terra, quelli che varcano il confine con gli stati uniti alla ricerca di una vita migliore. Ci sono paesaggi assolati, il

NO TAV

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Sapete cosa è la Valle di Susa? No? Provate a farvi un giro, vi sembrerà di entrare in un territorio indiano. Lì la resistenza ai nazifascisti è costata migliaia di morti e feriti.  Quando fate quelle strade vi capiterà d'incontrare tanti altarini con immagini di uomini barbuti e giovani sorridenti. Sono i padri ed i nonni di chi resiste in valle. Sarà dura, e la lotta è appena iniziata. cronaca della battaglia

Se io e te

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Se non saranno anni furiosi come potro' dire che ho vissuto? Se non saranno sconfitte cosa potrò assaporare della malinconia? Se non saranno paesaggi sconosciuti a voi cosa potrò dire di un viaggio? Se non saranno amori laceranti potrò dire qualcosa dell'amore? Se non saranno ferite sulla mia carne e nell'anima cosa potrò conoscere dei sentimenti? Se non sarà guerra con il mondo come pensi di poter spendere la tua gioventù? Se non mi ricorderai come potrai dire di avermi conosciuto? E se non piangerai per me, come potrai pensare di avermi amato? E se io non avrò mai pianto come potrò capire e consolare il tuo dolore?

I ragazzi della puerta del sol

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Gi guarda i suoi amici, hanno 25 anni e portano cartelli con scritte come "voglio diritti, io non sono il futuro io vivo adesso". E' seduto in alto sulla scalinata, abbracciato alla sua ragazza.  Gi ripensa ai suoi sogni, alle sue ambizioni ed a quello che ha studiato. Ha vissuto per anni come dentro una bolla intorno alla quale il martellamento delle immagini e dei messaggi era incessante. Uomini in giacca e cravatta, auto di lusso e spiagge con la sabbia bianca. Uno stile di vita vaporoso, in cui l'assenza della materialità e del valore del danaro era una costante. Il lavoro e la fatica qualcosa di indefinibile. Quando tornava a casa Gi trovava quell'uomo con i capelli un po' bianchi sempre più stressato e stanco, avvertiva nello sguardo di sua madre lo smarrimento. Come di un qualcosa che si andava perdendo con il trascorrere del tempo. Aveva vissuto fino a qualche giorno prima senza un'opinione su come andassero le cose nel mondo. Certo, c'erano i

La musica

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Ascolto musica da quando ero un ragazzino. Ho preso una cotta incredibile ascoltando una canzone dei pooh se non ricordo male all'età di 13 anni. Lei era più grande di me, andava al liceo e frequentava uno che aveva la macchina. Io usavo la bicicletta e la lotta era impari. Lei abitava a Domodossola ed  io a Napoli in quel periodo. Quando sono partito mi raggiunse alla stazione, mi dette il primo bacio "vero". Ho sentito le campane per un anno da quel momento. Le scrivevo lettere appassionate e le dedicavo canzoni via etere. Il tempo guarì quella ferita grazie anche a mio padre che mise un bel lucchetto sul telefono. Poi è arrivata roba tosta (parlo di musica ora) e gruppi che hanno tirato fuori il meglio ed il peggio da me. Come tutti ho amato i Led Zeppelin, i Rollling Stones ma non i Beatles che mi sono sempre stati sui coglioni. Quell'aria da damerini e fighetti me li ha fatti sempre detestare. Come tutti ho ascoltato la musica a volume altissimo con le incur

Correre, una spiegazione sullo scritto

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Pubblico questo ultimo brano di "correre" poi, con la compagna che condivide con me quest'avventura, smetteremo di essere visibili qui sul blog.  Correre è la trasposizione a metà tra il vero ed il "romanzo" di quello che è stato l'ultimo periodo passato in Mexico. Alcune delle cose scritte non sono reali, come il personaggio femminile, altre sì come l'episodio che accenno alla fine di questo brano. E' stato un viaggio "adrenalinico" fatto a contatto con gente fantastica e situazioni che in alcuni casi sono state a rischio.  Viaggiare al nord in zone in cui è "normale" osservare la guerra tra cartelli della droga e tra questi e lo stato mi ha riportato alla memoria le immagini dei miei viaggi in Salvador ed in centro america negli ani 80. Osservare ed essere testimone di una festa per "soldati" di una famiglia, provare ad aiutare una comunità di ragazzini senza scarpe, dividere il tempo con dei "visionari" fant

L'aquila ed il ragazzo

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L'aquila vola, con le ali larghe. Magnifica e bella. Muove il capo osservando quello che si muove sotto di lei. Osserva la geometrica perfezione dei campi coltivati. Gli uomini al lavoro e gli animali con loro. Il vento spira leggero, questo non la fa faticare ed il suo volo è senza sforzo. Tiene gli artigli contratti, senza alcuna preda. Il ragazzo alza lo sguardo, il sole colpisce i suoi occhi e lui si ripara con le mani. Vede un'ombra coprire per un attimo il sole. Ne osserva le ali, ed intuisce i colori. Le gocce del suo sudore scendono copiose dalla fronte. Si sente costretto in quel lavoro, con un padrone ed uno spazio angusto in cui consumare la sua vita. L'aquila vira verso est, la attendono nuovi spazi e nuovi orizzonti. In un ultimo sussulto picchia verso il terreno. Sfiora le cime degli alberi sentendo sul petto gli aghi dei pini. Si abbassa ancora di più e vede il ragazzo. E' veloce e non vuole fermarsi, lo tocca leggero sulla testa e va via. Nel suo

Lo strabismo pro nazisionismo

"L'attenzione di Napolitano alla sicurezza d'Israele è commovente. Il tutto mentre questa gente (il popolo eletto da dio si fanno chiamare) sta massacrando decine di persone inermi che premono con i loro corpi contro il filo spinato che protegge il loro lurido statarello. Hanno paura che rivendichino il diritto, sacrosanto, a tornare nella loro terra. La logica strabica dell'imperialismo fa sì che i paludati articoli dei pennivendoli non forniscano troppe informazioni sul perché di tutto questo. In compenso sono prodighi di dettagli sulle performance erotiche di quel maiale che sedeva sullo scranno più alto del fondo monetario internazionale. Uno che si è divertito a promuovere privatizzazioni e che, nell'ultimo periodo, si è occupato dello stato delle economie di Grecia ed Irlanda. Un socialista, uno di quei riformatori tanto cari a gente come Fassino ed Ichino. Questo strabismo vuole anche che si chieda un processo per Gheddafi per crimini contro l'umani

L'addio

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Salì in alto, in quel punto da cui lo sguardo spaziava e senza ostacoli coglieva ogni elemento della natura trabordante bellezza. L'azzurro del mare in fondo, il punto d'incontro con il cielo ad orlare l'orizzonte, le macchie verdi degli alberi ed i fianchi morbidi delle colline. Poi a venire verso di lui le strade ed i sentieri.Le rocce tagliavano pezzi di terreno sotto di lui, spuntavano in forme misteriose e fatte vecchie dalle piogge e dai venti. Provò ad assaporare l'odore lontano della salsedine, lo immaginò più che sentirlo. Il vento lo accarezzò sulla nuca e sentì i brividi che tanto gli piacevano. Era come aveva immaginato e la sua vita gli scorse rapida davanti agli occhi.  Guardò lo stormo di uccelli, sentì le loro grida. Colse i raggi del sole ammorbidirsi d'improvviso come se lo scambio con la sera incombente ne smorzassero l'energia ed il calore. Chiuse gli occhi, pensò al tutto e si lanciò sereno.

Nazisionisti

" Mentre i nazisionisti uccidono 20 palestinesi quell'ameba di Napolitano in visita nello stato fascista d'Israele dice che la democrazia non è acquisita per sempre. ma mica lo dice a loro, lo dice ai siriani."

Se credi

Se credi puoi prendere quel sentiero ti porterà lì, in alto vedrai falò di uomini inutili nel basso stretti nelle loro logore e consunte credenze avvitati sull'inutile ebrezza che dà loro questa stagione fatta di nulla Se credi potrai liberarti finalmente da tutto questo, camminare leggero in mezzo a questa aria,lieve. Potrai afferrare un pugno di terra, sentirne l'odore e respirare forte. Viaggiare immerso nei tuoi pensieri e fare compagnia a te stesso Se credi potrai anche non fare nulla rimanere così, immobile Seduto di fronte ad un muro bianco vederti invecchiare Se credi e pensi di poter scegliere scegli e buona fortuna

Manifestazione zapatista a S.Cristobal il 7 maggio 2011

Marcha del EZLN por la Paz from Proyecto Chakana on Vimeo .

Se non sai

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Dedicata a   Fares Odeh – Faris Awdah, letteralmente “Cavaliere del Ritorno” – il quattordicenne di Gaza che nel 2000 fu fotografato mentre lanciava un sasso contro un carro armato. Due settimane dopo, fu ucciso da un cecchino israeliano. Se non sai cosa voglia dire dormire come gli ultimi della terra e con gli ultimi della terra senza l'assillo del tanto che occupa i tuoi pensieri Se non sai dividere il poco perché il poco non hai idea di cosa sia Se non sai ribellarti, sempre perché ti basta solo urlare Se non sai vivere il tuo tempo perché per te il tempo è solo danaro Se non sai amare perché rifiuti la complicazione del dolore Se non sai impugnare un sasso, quando è il momento perché c'è sempre un motivo per fare altro Se non sai indignarti e morire per una causa persa e se non sai riconoscermi e non ti riconosci in questo non avrò perso nulla di te

Correre, la cena

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La notte calò, i fuochi furono accesi fuori e dentro le abitazioni. Poche lampade illuminavano le strade. Il cielo era sgombro da nuvole, la luna rischiarava tutto intorno. Alzò lo sguardo al cielo, lo vide come lo vedeva sempre. Una tempesta di piccole luci lì in alto. Uno spettacolo che lo induceva a prendere del tempo per se stesso, fermarsi e immobile contemplare il tutto con la testa piegata a guardare. Ripensò alle cose e che gli erano state dette, sentiva dentro di sé la voglia di replicare nell'unico modo che conosceva. Un modo che lo aveva portato ad essere un solitario, un tipo schivo ed indifferente a ciò che poteva ferire gli altri. - ma che cazzo ne sapete? rifletté a voce alta.

La posizione della FIOM sulla questione Bertone

Per chiarezza!

Di quello che sei, figlio

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Di quello che sei, figlio mio, non so nulla Di quello che sei ho solo qualche idea. Osservo le tue cicatrici, quelle della carne e dell'anima, quelle di cui non parli Di quello che sei, figlio mio, ho immagini nel cuore le tengo per me e non te ne parlo le conservo per i momenti bui, quelli che arriveranno, quelli che ci separeranno Di quello che vuoi, figlio mio, ho qualche idea ma è la mia, non  la tua. Del dolore che dai non parlerò, della gioia, invece, parlano i miei occhi quando ti guardo Di quello che sarai ho speranze, immagino sentieri larghi, dritti e con orizzonti raggiungibili. Ti darò un sacco da portare sulle spalle, ed una penna per scrivermi delle  tracce che lascerai. Degli amori che vivrai, e delle gioie che proverai. E farò in modo che il dolore non ti tocchi. Neanche quello della morte Di quello che ci separa ho coscienza, e ne porto dentro di me il peso, . la malinconia e la tristezza. So che precederà il mio silenzio il momento in

Correre, compagni

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In fondo non era sorpreso da quella reazione, la guardò andare via. Nel suo maglione largo ed ingombrante. Incespicare per un attimo su quella strada sterrata, riprendersi senza voltarsi indietro.  Sentiva ancora le nocche delle mani serrate, la mascella contratta e gli occhi piccoli come due fessure. Avrebbe voluto fermare quel torrente di parole. Aveva ascoltato, ed aveva anche chinato la testa. In fondo non aveva detto nulla di particolare, una reazione quasi isterica e senza contenuti per lui. Si voltò e raggiunse il gruppo dei suoi amici. - Hai trovato il tuo. Eh, companero?

Dell'amore

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Dell'amore dirò poco,  perché poco ne ho capito. Quel poco è sensazione indescrivibile, sono parole difficili da trovare. Dell'amore dirò poco, perché molto mi è costato. Sono carezze, sguardi e silenzi. Passi in solitudine e nebbie fredde. Albe e tramonti, dolore. Dell'amore dirò poco perché in fondo non mi è mai piaciuto. Lascia un sottile e amaro gusto, quello dell'indifferenza, del non poter più dire, e non poter più ascoltare. L'abbandono e la tristezza. Dell'amore dirò poco, perché molto e tante volte ho amato. e quel molto e quel tanto è comunque poco. Perché non ci sei più. http://youtu.be/T9ybHzTU4g0

Quando raccoglierete

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Quando raccoglierete le mie ossa seppellitele in un posto in cui il sole è solito fare tardi a tramontare e la notte con la sua luna ad andare via. Cercatelo con cura, perché dovrà rappresentare quello che ho provato ad essere in vita. Un accumulo di calore e di momenti di malinconia. Quando raccoglierete le mie ossa non giudicatele per quello che hanno provato a fare, loro rappresentano quel contenitore che ho usato per camminare sulle strade del mondo. Quello che sono stato non lo saprete mai, lo tengo solo per me. Sappiate solo che l'ho fatto in onestà e da solo. Quando raccoglierete le mie ossa non piangete, avranno assolto al loro compito se qualcuno continuerà a camminare sul sentiero. Non ho speranza che ciò accada, ma mi sforzerò per fare in modo che questo succeda finché sono in vita. Quando raccoglierete le mie ossa tenetene un frammento per voi in una scatola, vi ricorderà tanto e poco del nostro rapporto e della nostra amicizia. Forse, finalmente, riusciremo

Correre, chiarimenti

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Le aveva fatto un cenno con la mano da lontano e si era allontanato verso il fiume, sparendo dalla sua vista. Ne aveva approfittato per gironzolare tra la gente della piccola comunità. Era tutto un brulicare di attività e persone, ognuno intento al proprio lavoro. Alcune galline razzolavano libere. Si muovevano con andatura guardinga, fermandosi all’improvviso per grattare la terra battuta con le zampette. Alcuni bambini, accovacciati in un angolo, giocavano. Scoppi di risa e urla festanti accompagnavano il lancio delle trottole. Le guardò vorticare in un equilibrio quasi miracoloso. Si perse per un istante nella vertigine della loro danza, poi fu attratta da alcune voci femminili che provenivano da un lungo capannone. Si avviò in quella direzione ed entrò nell’edificio. Era una costruzione rettangolare, lunga e stretta, coperta da un tetto di lamiera zincata. Una parete era occupata da un grosso telaio a pedale. Il tessuto vi si andava componendo in un tripudio di colori intensi e bri

Dalla Siria, in inglese

 fonte:  http://lucoli.tumblr.com/post/5131710973/weofp-nel-2010-sono-stato-in-siria-per-un-po Nel 2010 sono stato in Siria per un po’ di tempo. Mi è appena arrivata la seguente mail da un mio carissimo amico siriano, conosciuto con CouchSurfing, che spiega molto bene cosa diavolo sta succedendo da quelle parti. Abita ad Aleppo, a nord, e mi ospitò a casa sua per qualche giorno. Il mio amico, Hani, è stato introdotto all’Islam quando è nato, ma dal momento in cui ha avuto capacità di giudizio si è sempre apertamente professato ateo. L’abiura, nell’Islam, è condannata con la morte. Hey my friend! You might be wondering about what is going on in this country, especially you had been here once, and saw it closely. Briefly, and regardless on all the stupid media which -so far- approved the non-professionalism and biased credibility, the situation here is a war against terrorism. Some guys in the south of Syria wanted to pronounce and Islamic state after they had got a “fatwa” which is a s

Correre, il ricordo di Acteal

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I sassi sul fondo del torrente strusciarono contro la sua pelle escoriandola, non ci fece caso e chiuse gli occhi. Avvertì quello che rimaneva del calore del sole sulla sua pelle, sentì delle risatine e voltò la testa. Un gruppo di ragazzini lo guardava dalla cima di un muretto coprendosi la bocca e ridendo di lui. Sorrise a quell'allegria. Sentì i muscoli del collo rilassarsi, la schiena decontrarsi e le braccia riprendere l'energia persa. Si alzò ed uscì dall'acqua. raccolse le sue cose, si asciugò con la camicia ancora sudicia e sudata e s'incamminò scalzo su per la strada. Portava gli scarponi appesi al collo, un asciugamano intorno alla vita e così si presentò alla gente che stanziava nella piazza del villaggio.Uno scoppio di risate lo accolse, agitò la mano come a scacciare le mosche e proseguì verso quella che sarebbe diventata la sua casa per qualche giorno. Vi ritrovò lo zaino aperto e messo su una stuoia. Immaginò che quella fosse opera di uno dei suoi amici,